Al rientro in Italia da una breve ma significativa esperienza newyorkese, dove sviluppò una serie di costruttivi contatti ed in alternativa all'attività professionale, scelse, insieme ad altri giovani operatori di entrare nel mercato finanziario che nel 1983 a seguito della nuova normativa sui Fondi d'Investimento andava sviluppandosi fortemente anche in Italia. Wall Street stava arrivando a Piazza Affari anche se in quel periodo la finanza in Italia appariva di fatto come un mercato non regolamentato; le uniche figure professionali abilitate erano gli Agenti di cambio, una professione che oggi sta scomparendo sostituita dall'avvento delle S.I.M. (società d'intermediazione mobiliare) strutture più consone ad un mercato che si avviava già dalla metà degli anni 80 all'attuale forte espansione.

In una borsa che in quegli anni cresceva con delle “performance” superiori ad ogni più ottimistica previsione e nell'ambito di una normativa in costante evoluzione, l'ingresso sul mercato di una piccola ma innovativa “commissionaria”, guidata da operatori-finanziari giovani e dinamici venne apprezzato sia dagli Investitori che dai piccoli risparmiatori.

Nel '86, non ancora trentenne, Fabio Verna venne nominato Presidente del C.d.A. della SILBA S.p.A., un'importante azienda campana operante nel settore delle case di cura convenzionate.

Il trend positivo degli indici di borsa durarono di fatto sino al 19 ottobre 1987, ricordato dai cambisti di tutto il mondo come “black-monday”: il crollo di Wall Street avviò una forte inversione di tendenza nelle principali piazze finanziarie internazionali.

Alcuni segnali rilevati sul mercato interno, consentirono a Fabio Verna ed ai suoi partners di mettere in atto una serie di tattiche a difesa delle posizioni maggiormente esposte, tutelando così molti dei propri Investitori, comunque le “performance” degli anni precedenti non poterono più ripetersi ed il 1988 trascorse nella valutazione di nuove strategie e soprattutto di nuove alleanze.

Nell'anno successivo venne costituita con un partner estero la Lombardia Immobiliare con sede presso l'ufficio privato di Fabio Verna ai Parioli, noto quartiere della capitale; il “core-businnes” della società era indirizzato alla compra-vendita dei crediti bancari assistiti da garanzie immobiliari. La compagnia finanziaria operò come un antesignano SPV (special purpose veichle), uno degli elementi tecnici necessari a portare a termine le operazioni di cartolarizzazione; di fatto la compagnia finanziaria maturava profitti traendo aggio fra il prezzo di cessione dei crediti oggetto di contenzioso, acquisiti dal sistema bancario e l'effettivo valore di realizzo degli stessi.

Appare probabile che proprio alla guida della Lombardia Immobiliare Fabio Verna, iniziò quel percorso che nei quindici anni successivi con una serie di diversificate esperienze, vissute anche sui mercati internazionali, lo avrebbe portato ad essere un autorevole conoscitore della leva finanziaria definita “cartolarizzazione” e/o Finanza Strutturata.

I primi concreti risultati la Lombardia Immobiliare si evidenziarono nel 1991, risultati che consentirono ulteriori diversificazioni e nuovi progetti.

I primi mesi del '92 vennero trascorsi fra Madrid e Barcellona, era l'anno delle olimpiadi spagnole, successivamente a Lugano, a Londra e quindi nuovamente in Svizzera per la partner-ship con l'Asco-Finance di Ginevra. Forte di nuovi alleati ed avendo contemporaneamente ceduto il controllo della Lombardia Immobiliare, Fabio Verna avviò la ristrutturazione di una storica cartiera del Mezzogiorno fondata al tempo dei Borboni nella valle del Liri.

Negli anni successivi, oltre a quello nella cartiera, gli impegni furono molteplici, se ne ricorda uno in particolare: il fattivo contributo nel ruolo di Amministratore Delegato, Verna era stato nominato nel '96, dato alla dismissione della Tecnoproduct S.p.A. da parte della holding pubblica G.E.P.I.

Contemporaneamente sosteneva la ricerca sul brevetto di comunicazione multi-mediale denominato Komunika broadcasting, contribuendo a strutturare l'omonima azienda, con il necessario sostegno finanziario ed assumendone la carica di Presidente del C.d.A. di quest'ultima.

Nell'aprile 2003 Fabio Verna tenne un'importante tavola rotonda all' Unione Industriali di Roma innanzi ad un qualificato uditorio di Imprenditori, sulle possibili applicazioni della Finanza Strutturata da parte delle nostre aziende; l'evento patrocinato dallo stesso Presidente degli Industriali, Prof. Giancarlo Elia Valori, alla quale partecipò nel Suo ruolo istituzionale l'On. Publio Fiori Vice-Presidente della Camera dei Deputati ed autorevole membro della Commissione Finanze del nostro Parlamento ebbe un buon risalto dalla stampa di settore ed indicò la strada verso le operazioni cosiddette “performing”.

Due mesi più tardi fu nominato Vice-Presidente della Thurn und Taxis Italia S.p.A., della quale divenne successivamente Presidente del C.d.A., sino alla conclusione dell'esercizio 2004, indirizzando il “core-businnes” di questa blasonata Compagnia finanziaria proprio verso le applicazione della finanza strutturata.

Molti incarichi sono stati volutamente tralasciati in questo breve ex-cursus su Fabio Verna, non volendo citarli tutti, ma essendo quest'ultimo anche Revisore Ufficiale dei Conti, se ne vuole ricordare uno attualmente ricoperto e di particolare prestigio, quello di Sindaco effettivo della GE. A. SAR. S.p.A., società di gestione dell'aeroporto della Costa Smeralda in Sardegna.

Fra le missioni di natura economica svolte all'estero, quella di cui conserva il ricordo più forte è sicuramente quando al seguito del Vice-Ministro On. Adolfo Urso si recò a Tel Aviv, a Gerusalemme, quindi a Ramalla in Palestina, nell'ambito del piano di sviluppo di quella tormentata area geo-politica.

In conclusione citando proprio il soggetto di questo “profilo”, Fabio Verna è solito ripetere: “L'autentico lusso che mi sono concesso nella mia vita sta nell'assoluta libertà delle mie scelte e non solo nei concreti risultati conseguiti”.